Si informa che e’ stato possibile determinare le modalita’ di effettuazione di una corsa straordinaria del catamarano che collega Valletta a Pozzallo.
Le autorita’ maltesi hanno confermato l’autorizzazione ad effettuare una sola corsa straordinaria per il rimpatrio e, d’intesa anche con la societa’ Virtu Ferries che a sua volta ha accettato di assumersi le delicate responsabilita’ previste dalla normativa italiana di emergenza in vigore, e’ stata individuata come data indicativa di partenza domenica 5 aprile, alle ore 06:30 del mattino.
Tale data potra’ essere confermata non appena tutte le istituzioni italiane, nazionali e locali, che hanno la responsabilita’ di preparare il complesso dispositivo di accoglienza allo sbarco ce ne avranno dato conferma Sono state a questo proposito sensibilizzati il Presidente e il Capo del Dipartimento Protezione Civile della Regione Sicilia, il Prefetto e il Questore di Ragusa, il responsabile per la Sicilia dell’Ufficio di Sanita’ Marittima, Aerea e di Frontiera, il Sindaco e il Comandante della Capitaneria di Porto di Pozzallo.
Nell’invitare a consultare con frequenza il sito web dell’ambasciata dove saranno pubblicati gli aggiornamenti, si rammenta ancora una volta la rigorosissima normativa che regola i rimpatri dall’estero. Qui di seguito vengono al riguardo trascritte le aggiornate “domande e risposte” pubblicate sul sito del Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
L’ambasciata desidera ringraziare tutte le autorita’, a livello centrale e regionale, che hanno reso finalmente possibile l’avvio di questa operazione di rimpatrio, ed in particolare il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e la Regione Sicilia.
L’ambasciata desidera esprimere un particolare ringraziamento alla comunita’ italiana di Malta, che, cosi’ duramente colpita dai contraccolpi economici della pandemia covid-19, sta reagendo con spirito di sacrificio e grande compostezza.
Al fine di facilitare gli interessati si segnalano qui di seguito le principali novità e si rimanda all’apposita pagina web del Ministero degli Affari Esteri
Quali regole valgono dal 28 marzo per gli ingressi in Italia dall’estero?
1. Il vettore è responsabilizzato: l’autocertificazione sui motivi del viaggio (in allegato) va consegnata anche all’imbarco e deve contenere i motivi del viaggio in modo dettagliato (salute, lavoro, necessità assoluta), l’indicazione del luogo dove si trascorreranno i successivi 14 giorni di isolamento, il mezzo proprio o privato con cui tale luogo sarà raggiunto e un recapito telefonico anche mobile. Per “necessità assoluta” si intendono le ragioni indicate nella faq già pubblicata nel nostro sito.
2. Chi arriva dall’estero non può prendere mezzi di trasporto pubblici, ma solo mezzi privati (quindi o qualcuno viene a prenderlo all’aeroporto, porto o stazione oppure l’interessato noleggia una macchina o, nei limiti in cui è consentito, prende un taxi o un’auto a noleggio con conducente).
3. La quarantena deve adesso essere fatta da chiunque entri in Italia. Quindi anche da chi entra con mezzo privato. Chi entra in Italia per lavoro può ancora utilizzare la possibilità di rimandare l’inizio della quarantena di 72 ore (prolungabili per altre 48), nei limiti in cui ciò sia assolutamente necessario.
4. Tutti quelli che entrano dall’estero, anche con mezzi privati, devono avvisare l’Azienda sanitaria locale competente per territorio.
5. L’isolamento può essere trascorso anche in un luogo diverso dalla propria abitazione, scelto dall’interessato
6. Se qualcuno, arrivando in Italia, non ha luogo dove passare quarantena o non riesce a raggiungerlo (non possono venirlo a prendere, non trova stanza d’albergo che lo accolga…), allora deve trascorrere il periodo di isolamento in luogo deciso dalla Protezione civile, con spese a carico dell’interessato.
7. Sono esclusi da queste regole: lavoratori transfrontalieri, personale sanitario, equipaggi di trasporto passeggeri e merci.
Sono un cittadino italiano all’estero o uno straniero residente in Italia, posso rientrare in Italia?
Sì, se il rientro è un’urgenza assoluta. È quindi, per esempio, consentito il rientro dei cittadini italiani o degli stranieri residenti in Italia che si trovano all’estero in via temporanea (per turismo, affari o altro). E’ ugualmente consentito il rientro in Italia dei cittadini italiani costretti a lasciare definitivamente il Paese estero dove lavoravano o studiavano (perché, ad esempio, sono stati licenziati, hanno perso la casa, il loro corso di studi è stato definitivamente interrotto).
Sono un cittadino straniero e mi trovo attualmente in Italia, posso fare rientro nel mio Paese?
Sì, se il rientro è un’urgenza assoluta, alle medesime condizioni alle quali è sottoposto il rientro dei cittadini italiani dall’estero (v. faq). La temporanea sospensione dell’attività lavorativa o la sua continuazione in modalità di “lavoro agile” non consentono invece spostamenti. Per l’autocertificazione dei motivi degli spostamenti necessari a raggiungere la frontiera si può usare il modulo pubblicato nel sito del Ministero dell’interno.
Si raccomanda di verificare prima della partenza le misure previste nel Paese di destinazione per contrastare la diffusione del virus.
Si consiglia inoltre di prendere contatto con l’ambasciata del proprio Paese in Italia.
Sono in rientro dall’estero. Posso chiedere ad una persona di venirmi a prendere in macchina all’aeroporto, alla stazione ferroviaria o al porto di arrivo?
Sì, ma è consentito ad una sola persona convivente o coabitante nello stesso domicilio del trasportato, possibilmente munita di dispositivo di protezione. Lo spostamento in questione rientra tra le fattispecie di “assoluta urgenza”, che dovrà essere autocertificato con il modulo messo a disposizione dal Ministero dell’interno, compilato in tutte le sue parti, indicando, in particolare, il tragitto percorso e il domicilio ove la persona si reca.
Resta fermo l’obbligo di comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione, per la sottoposizione a sorveglianza sanitaria e a isolamento fiduciario, nonché l’obbligo di segnalare con tempestività l’eventuale insorgenza di sintomi da COVID-19 all’autorità sanitaria.