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Scheda Paese

 LA SITUAZIONE ECONOMICA DI MALTA

Malta, pur con le sue ridotte dimensioni (PIL pari a 12,3 miliardi di euro nel 2018) si conferma come una delle economie più dinamiche dell’Unione Europea, continuando a registrare un andamento positivo dei principali indicatori macroeconomici. Secondo le stime più aggiornate, il tasso di crescita del PIL maltese si è attestato a +6,7 % per il 2017 e al +6,6% nel 2018 e continua a crescere nell’anno corrente (+4,9% nel primo trimestre del 2019). Nel 2018 Malta si è affermata come uno dei Paesi UE dalla crescita piú rapida, seconda solo all’Irlanda.

L’economia maltese è altamente terziarizzata. Oltre un quarto del PIL è legato al turismo (con un aumento del 2,8% nei primi cinque mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente) e intrattenimento (tra cui il gioco online) seguito dal settore delle vendite, servizi finanziari, immobiliari e amministrativi. Altri settori di attività prevalenti sono i servizi marittimi e di navigazione, arte e intrattenimento. Risultano in crescita il comparto del trasporto aereo (aviazione “d’affari”, registrazione e manutenzione di velivoli), quello medico-sanitario (ospedali, cliniche private, case di cura e di riposo per anziani) e farmaceutico. Da evidenziare inoltre l’espansione del settore tecnologico (ICT) e digitale.

1. Secondo le stime dell’Unione Europea, l’economia di Malta è cresciuta del +6,7% nel 2017 e del +6,6 % nel 2018 (contro una media dei Paesi dell’Eurozona del +1,9% nel 2018). È previsto un leggero rallentamento nella crescira a +5,5% nel 2019 e a +4,8% nel 2020. Durante il primo trimestre del 2019 l’economia maltese si è confermata tra le migliori a livello di crescita (+4,9%), in termini nominali il PIL è cresciuto del 7,4% (+214 milioni di euro). I settori in cui la crescita registrata è stata maggiore sono quello professionale, tecnico-scientifico, amministrativo e immobiliare. Altri settori in cui la crescita è stata elevata sono quelli dell’arte e intrattenimento, inclusi l’iGaming e informazione e comunicazione.

Nel 2017 il rapporto deficit/PIL è migliorato registrando un surplus pari al +3,4%, contro lo 0,9% del 2016. Nel 2018 si è invece registrato un surplus pari a +2% (corrispondente a circa 250 milioni di euro), con un picco massimo nel secondo trimestre dell’anno, nel quale si è registrato un surplus del +3,9%. Secondo le previsioni per la fine dell’anno corrente, nel 2019 verrà registrato un surplus pari all’1,1%.

Il rapporto debito/PIL è stato pari al 46,0% nel 2018, in calo rispetto al 50,2% registrato nell’anno precedente. Si prevede un’ulteriore contrazione per il biennio 2019-2020, pari rispettivamente al 42,8% e 40,2% .

2. Nel 2018 si è registrato un tasso di inflazione medio annuo dell’1,7%, in aumento rispetto al 2017 (1,3%). Nel primo trimestre del 2019 è stato riscontrato un lieve aumento rispetto al tasso d’inflazione registrato nello stesso trimestre del 2018. Si prevede un leggero aumento del tasso di inflazione all’1,8% alla fine del 2019 e un ulteriore aumento nell’anno seguente all’1,9%.

3. Nel 2018 Malta ha registrato un tasso di disoccupazione pari al 3,7%, inferiore rispetto al 2017, quando ammontava al 4,0%. Alla fine del primo trimestre del 2019 si è attestato un tasso di disoccupazione ancora inferiore, pari al 3,5% (contro il 7,7% dell’Eurozona e 6,4% dell’UE28 nello stesso periodo) che, secondo i dati forniti dall’NSO, si e’ mantenuto costante fino a maggio 2019. All’inizio del 2019 Malta si è inoltre affermata come uno dei pochi Paesi dell’Unione in cui il tasso di disoccupazione maschile (4,1% a gennaio 2019) è stato piú alto del tasso di disoccupazione femminile (pari a 3,4% a gennaio 2019) ma comunque in entrambi i casi visibilmente inferiori sia alla media dell’Eurozona che dell’UE28.

4. Il volume degli export maltesi in Italia è stato di 464 milioni di euro nel 2017, mentre nel 2018 si è registrato un volume di esportazioni di circa 271 milioni. Gli export italiani a Malta sono stati invece di 1 miliardo e 722 mila euro nel 2017 e di 1 miliardo e 674 milioni di euro nel 2018, confermando una bilancia commerciale in diminuzione. L’Italia continua ad essere uno dei principali partner commerciali di Malta (insieme ad altri Paesi europei come Germania, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi e Paesi extra-EU come Singapore e Cina), essendo la destinazione di circa il 13% delle esportazioni totali del Paese. Allo stesso tempo l’Italia continua ad essere uno tra i principali Paesi esportatori a Malta (circa il 23% delle importazioni totali nel Paese provengono dall’Italia). I principali export italiani a Malta includono prodotti petroliferi raffinati, navi/imbarcazioni e componenti di elettronica. Nel primo quadrimestre del 2019 si sono registrati export italiani verso Malta per un totale di 496 milioni di euro mentre gli import italiani da Malta hanno ammontato a circa 73 milioni di euro.

5. Gli IDE diretti a Malta, sia in termini di stock sia in termini di flussi sono da riferirsi per il 98% ad attività finanziarie ed assicurative.

Secondo i dati forniti dall’Ufficio di statistica nazionale, gli Investimenti Diretti Esteri a Malta in termini di stock risultano circa 161,4 miliardi di euro nel 2016, con un aumento di 9 miliardi rispetto all’anno precedente. Sempre nel 2016, il flusso di investimenti esteri diretti a Malta ha invece registrato un leggero calo di 0,8 miliardi rispetto al 2015, attestandosi a 3,4 miliardi di euro.

Anche gli IDE maltesi, sia in termini di stock che in termini di flussi, sono da riferirsi per il 99,5% attività finanziarie ed assicurative.

Nel 2016 gli IDE maltesi all’estero in termini di stock sono aumentati di 0,5 miliardi rispetto al 2015, attestandosi a 62,1 miliardi di euro. Anche i flussi d’investimento all’estero hanno registrato un lieve aumento, passando da 4,7 miliardi di euro nel 2015 a 4,9 miliardi nel 2016.

6. Sono riportate in calce le ultime valutazioni espresse dalle principali agenzie di rating circa l’economia maltese:

Malta – S&P, DBRS , Fitch

S&P Rating: A-

S&P Outlook: Positive

DBRS’s Rating: A

DBRS’s Outlook: Positive

Fitch Rating: A+

Fitch Outlook: Stable

Fonti: National Statistics Office- NSO, Fondo Monetario Internazionale, Eurostat, Commissione Europea