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Scheda Paese

 LA SITUAZIONE ECONOMICA DI MALTA

  1. Malta, pur con le sue ridotte dimensioni (PIL nominale pari a 19,4 miliardi di euro nel 2023, con un PIL nominale pro-capite pari a 35.490 euro) si conferma come una delle economie più dinamiche dell’Unione Europea, continuando a registrare un andamento positivo dei principali indicatori macroeconomici. Secondo le stime più aggiornate, il tasso di crescita del PIL maltese si è attestato a +5,6 % per il 2023 ed è prevista una crescita del 4,6% nel 2024 e del 4,3% nel 2025, secondo le stime della Commissione europea. Nel 2024, Malta si è così imposta come il Paese europeo con la crescita più rapida.

L’economia maltese è altamente terziarizzata: i servizi contribuiscono al 78,8% del PIL del Paese (OCSE, 2022). Oltre un quarto del PIL è legato al turismo, seguito dai servizi finanziari (circa il 15%) e dal gaming (circa il 12%), oltre che dal settore delle vendite e dei servizi immobiliari e amministrativi. Particolarmente in crescita risulta il settore tecnologico (ICT) e digitale, che contribuisce al 10,3% del prodotto nazionale (nettamente superiore alla media europea che ammonta a 5,5%). Altri settori di attività prevalenti sono i servizi marittimi e di navigazione, trasporto aereo, settore medico-farmaceutico, arte e intrattenimento. Risultano in crescita il comparto del trasporto aereo (aviazione “d’affari”, registrazione e manutenzione di velivoli), quello medico-sanitario (ospedali, cliniche private, case di cura e di riposo per anziani) e farmaceutico.

Nel 2022, a seguito delle misure del governo maltese volte a mantenere fissi i prezzi dell’energia, il deficit pubblico ha raggiunto il 5,8% del PIL, registrando uno dei tassi più alti dell’UE. Tuttavia, si prevede una graduale diminuzione di quest’ultimo nel 2023 (5,1%) e nel 2024 (4,5%) in seguito al prospettato ridimensionamento del budget pubblico destinato a mitigare l’impatto dei costi energetici.

A seguito della crisi COVID e dell’espansione della spesa pubblica che ne è seguita, la tendenza del rapporto debito/PIL si è invertita. Se infatti, nel 2018, si registrava un rapporto debito/PIL in riduzione rispetto al 2017 (rispettivamente 46% e 50,2%), nel 2022, il rapporto debito/PIL ha raggiunto il 53,4% ed è destinato a salire al 54,8% nel 2023 e a raggiungere il 56,1% nel 2024. Tuttavia, non dovrebbe comunque superare il 60% del PIL nei prossimi anni, grazie in particolare alla forte crescita del prodotto nazionale maltese.

  1. L’inflazione ha subito un drastico aumento dal 2022, a causa della guerra in Ucraina e del forte aumento della domanda a seguito della fine della crisi COVID. In particolare, nel 2022, il tasso di inflazione ha raggiunto il 6,5%, per poi scendere al 5,09% nel 2023. Per il 2024, è previsto un tasso di inflazione al 2,8%, riduzione attribuibile alla frenata della crescita dei prezzi imposti dai principali partner commerciali maltesi.
  2. Nel 2023, Malta ha registrato un tasso di disoccupazione pari al 3,1%, con una disoccupazione giovanile – dai 15 ai 24 anni – che si attesta al 9,1%. In particolare, si nota una tendenza generale alla riduzione del tasso di disoccupazione (nettamente inferiore alla media UE27 che si attesta al 5,9% e a quella dell’Eurozona, cioè 6,4%), grazie anche al contesto macroeconomico maltese in forte espansione. Risulta particolarmente interessante, invece, il fatto che Malta si sia affermata come uno dei pochi Paesi dell’Unione in cui il tasso di disoccupazione maschile (3,2% nel 2023, con quello giovanile all’11,6%) risulti più alto di quello femminile (pari a 2,9% nel 2023, con quello giovanile al 6,1%), ma comunque in entrambi i casi visibilmente inferiori sia alla media dell’Eurozona (rispettivamente 6,1% e 6,7%) che dell’UE27 (rispettivamente 5,7% e 6,2%).
  3. Nel 2022, l’Italia è stata il primo fornitore e il quarto cliente di Malta. L’interscambio commerciale tra i due Paesi è stato pari a 2,3 miliardi di euro (+9,8% rispetto al 2021), con esportazioni italiane a Malta pari a 2 miliardi di euro (+10,7% rispetto al 2021) e importazioni italiane da Malta pari a 309 milioni di euro (+4,3% rispetto al 2021). La quota di mercato del nostro export a Malta è stata pari al 22,3% (2022), considerevolmente superiore a quella francese (6,5%), spagnola (5,7%), tedesca (5,1%) e inglese (4,1%). Nei primi mesi del 2023 (gennaio-aprile), la quota registrata è stata del 20,9%, mantenendo una netta superiorità rispetto a quella francese (9%), spagnola (8,1%), tedesca (5,9%) e inglese (5,9%). I principali export italiani a Malta includono prodotti petroliferi raffinati, energia, navi/imbarcazioni, componenti di elettronica e prodotti alimentari.
  4. Gli IDE diretti a Malta, sia in termini di stock sia in termini di flussi sono da riferirsi per il 97,7% ad attività finanziarie ed assicurative. Secondo i dati forniti dall’Ufficio di statistica nazionale, lo stock degli IDE verso Malta ammonta a 460 miliardi di euro nel 2022, più del triplo rispetto ai valori di dieci anni fa (141,9 miliardi di euro nel 2014). Anche gli IDE maltesi, sia in termini di stock (447,5 miliardi di euro nel 2022) che in termini di flussi, sono da riferirsi per il 99,3% ad attività finanziarie ed assicurative. In questo caso, la crescita è ancora più impressionante, visto che, nel 2014, gli IDE maltesi ammontavano a 36,7 miliardi di euro.
  5. Sono riportate in calce le ultime valutazioni espresse dalle principali agenzie di rating circa l’economia maltese:

Malta – S&P, DBRS , Fitch

S&P Rating: A-

S&P Outlook: Stable

DBRS’s Rating: A

DBRS’s Outlook: Stable

Fitch Rating: A+

Fitch Outlook: Stable

Moody’s Rating: A2

Moody’s Outlook: Stable

Fonti: National Statistics Office- NSO, Fondo Monetario Internazionale, Eurostat, Commissione Europea